Stare ad osservare un vigneto nel suo moto vitale ancora non del tutto compreso o avvicinarsi a un calice ammettendo che certe cose una risposta non ce l’avranno mai, è un privilegio che spetta a chi sente fremere la vita nei propri arti e nel proprio spirito, desiderandola così tanto da rifiutarsi di castrarla con parole posticce, a costo di assumersi il rischio del silenzio. Il respiro lasciato alla terra, all’uva e alla sua trasformazione, al gusto dell’individuo e a tutte quelle domande che corrono sul filo tagliente della sensibilità umana, è qualcosa che a Cortona è possibile trovare.